Areopagitica è un pamphlet polemico/politico scritto da John Milton nel 1644. Il titolo, ispirato dall’omonimo discorso del retore ateniese Isocrate, fa riferimento all’Aeropago, la collina dove si riunivano le supreme magistrature dell’antica Atene.
In questo scritto, il celebre autore inglese prende posizione contro il Licensing Order, l’editto sulla stampa del 1644, con il quale il parlamento istituiva la censura. Era previsto, infatti, che prima della pubblicazione le opere fossero visionate da un censore, che le doveva approvare, e che fosse redatto un elenco di autori e libri, con l’intento di arrestare chi fosse ritenuto offensivo per il governo e di distruggerne le opere.
Questa situazione diede a Milton la possibilità di scrivere alcune tra le pagine più belle a favore della libertà di stampa e di pensiero; parole che bisognerebbe incidere profondamente nei nostri cuori e nei nostri cervelli e che risultano, tutt’oggi, quanto mai attuali.
Penso, ad esempio, a questo passaggio, che celebra la libertà di scelta dell’individuo: “Se ogni azione, che è buona o cattiva in un uomo in età matura, avvenisse per elemosina, prescrizione o costrizione, cosa sarebbe la virtù se non un nome, quale lode si potrebbe fare al ben agire, quale grazia nell’essere sobri, giusti o continenti? Molti sono quelli che si lamentano della divina Provvidenza per aver fatto trasgredire Adamo; lingue sciocche! Quando Dio gli ha dato la ragione, gli ha dato la libertà di scegliere, perché la ragione non è che scegliere; altrimenti sarebbe stato un semplice Adamo artificiale…”
Areopagitica è un vero atto d’amore per i libri, per l’uomo e la sua capacità di ragione, vista come diretta emanazione della divinità: “… chi uccide un uomo uccide una creatura ragionevole, l’Immagine di Dio; ma colui che distrugge un libro uccide la ragione stessa, l’Immagine di Dio nella sua stessa essenza”.
Sono riflessioni ancora degne di nota, soprattutto in questa epoca funestata dalle fake news. Mi chiedo se oggi Milton difenderebbe le stesse posizioni. Credo di sì, anche perché ammette una censura laddove si riscontrino gravi degenerazioni; e suppongo che le menzogne conclamate, nate per dividere la società, possano rientrare nella fattispecie individuata da Milton. E questo lo condivido e supporto, tenendo ben presente che è tutt’altro che facile e che, anche in tal caso, bisogna procedere coi proverbiali piedi di piombo.
Davvero da leggere! Uno scritto che parla e parlerà, sempre, attraverso i secoli.
– Giuseppe Circiello –
Citazione da Aeropagitica – 1 – LEGGI
Citazione da Aeropagitica – 2 – LEGGI
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.